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martedì 12 gennaio 2010

Fotografi: 7 cattive abitudini

Salve salvino fotografi fotografini!

Oggi abbiamo stilato una lista delle principali cattive abitudini dei fotografi moderni (Siza ha ammesso di essere lei stessa la prima a fare queste cose!)
Leggete un po' qui e vedete se non vi è mai capitato! :D


Buoni fotografi + cattive abitudini =


1. DOPPIO CONTROLLO BORSA DI EQUIPAGGIAMENTO


Vi è mai capitato di uscire di casa con la vostra digitale e poco prima di sferrare il vostro scatto, accorgervi che:

- la batteria è quasi scarica (o è proprio morta)?
- avete dimenticato la memoria flash a casa?
- avete dimenticato di scaricare le ultime foto che avete fatto e non avete posto per altre foto?
- non avete l'obiettivo adatto alla situazione?
- le vostre ottiche sono impolverate e quindi le foto non vengono come volete?
- era meglio se aveste controllare la borsa prima di uscire?




2. DOPPIO CONTROLLO IMPOSTAZIONI FOTOCAMERA

Solitamente ce ne si accorge solo dopo aver scattato:

- l'iso era impostato troppo alto, (e la foto era così sovraesposta, che la zia Pina era tanto bianca che pareva un fantasma) o troppo basso (e la foto è venuta così sottoesposta, che solo il tuo gatto riuscirebbe a vederla);

- eravate in modalità di Apertura (Aperture Value, che c'hai tutto lo sfondo sfocato) anzichè in quello di Tempo di esposizione (Time Value, che invece delle luci, hai mille scie):

- il bilanciamento del bianco era impostato su Tungsteno (che i vostri soggetti non sono più persone, ma PUFFI), era impostato su Sole (che i vostri soggetti sono parenti dei SIMPSON);

- era impostata la modalità di scatto remoto da telecomando (che per farti un autoscatto, invece di 1 secondo hai dovuto aspettarne 10 e ti è venuto il crampo a braccio);

- era impostato il multi-scatto (che invece di 1 foto della povera zia Pina, ne hai 10, e tutte ugali!)




3. "LA SISTEMERÒ DOPO"

Lasciatemi pure dire che Siza, usa spesso e volentieri programmi utili di fotoritocco, ma è la prima ad ammettere che a volte ci si lascia troppo prendere la mano: il che può essere interessante se dobbiamo ricreare creature fantastiche uscite da Narnia (o cose del genere); ma alquanto osceMo se la nostra finalità è quella di toglierci i brufoli dalla faccia e a lavoro terminato siamo così perfette da sembrare bambole di porcellana da collezione.

Il consiglio di Siza è di tenere sempre a mente lo scopo del nostro lavoro; magari chiedete alla vostra zia Pina che ne pensa della nostra faccia senza imperfezioni, e se la zia non c'è, fatevi un giro intorno a casa vostra e osservate i colori naturali del mondo, per tornare davanti al monitor con un esempio fresco di realtà.




4. MA IO SCATTO IN RAW, CHE ME NE FREGA DELLE IMPOSTAZIONI?

Il file raw, che per i comuni mortali è un file che interessa meno di zero, ma che per i fotografi è FONDAMENTALE, è un formato di file che si crea scattando a partire da una macchina fotografica semi-professionale, e che potremmo definire "grezzo" in quanto possiamo considerarlo come un negativo fotografico (che tutti conoscono), il quale ci permette di apportare delle modifiche sostanziali alla foto, che con un normale jpeg (il file di scatto comune a tutti le macchine fotografiche digitali) a volte non riusciremmo ad ottenere.

Molti neo-fotografi, scoperte le meraviglie del raw, non si curano più di impostazioni come iso, esposizione.. ecc. proprio perchè conoscono i miracoli del raw, che in casi tipo quello dei soggetti Puffo come detto sopra, è capace di riportare ad una tonalità umana i suddetti soggetti.

Però ragazzi, al di là del fatto che in questo modo, si perde tutta la magia della fotografia ("perchè tanto poi a casa mi sistemo le foto al computer"), si rischia anche di incappare in situazioni irreversibili.

Una foto sottoesposta, non potrà mai irradiare lo schermo: sottoesposta è, e sebbene sapientemente modificata, sottoesposta e piena di rumore, resterà.
E per chi non lo conoscesse, il rumore è un effetto "puntiginoso" che si crea nella nostre immagini in condizioni di scarsa luminosità.




5. CANCELLARE LE FOTO TROPPO VELOCEMENTE

Purtroppo questo punto è davvero riconosciuto da tutti. Spesso e volentieri, ci accaniamo sulla nostra digitale in maniera quasi in preda alle convulsioni, il tutto per cancellare più foto possibili perchè, magari solo in quel momento, ci sembrano estremamente brutte.


Siza non vi sta certo dicendo di tenere tutte le foto del mondo, quello no, il nostro consiglio è quello di cancellare giusto quelle che proprio nun se possono vedé! Che solitamente sono poche. Abbiate la pazienza di scaricarle sul vostro computer e di visionarle in uno schermo dai 10, possibilmente 13" in su. Di certo 3" o peggio 2.5", non possono di certo reggere il confronto.
Non abbiate la presunzione di poter giudicare una foto da un display così piccolo.

Ci sarà un motivo se i fotografi professionisti, scattano sempre collegati ad un computer per vedere la foto in tempo reale! :D




6. INVESTIRE SUL CORPO, PIUTTOSTO CHE SULL'OBIETTIVO

Da che mondo è mondo, ogni fotografo non più alla prime armi, sente l'esigenza di sfamare la sua sete di fotografia con qualcosa di più, sempre di più. Sente il bisogno di premiarsi. C'è chi passa da una compatta ad una Reflex; c'è chi da una reflex semi-professionale, ne vuole una professionale; infine c'è chi, da una prof. già nota (e quindi "forse" obsoleta), ne desidera una appena immessa nel mercato, la quale solitamente costa come almeno 3 (forse anche 4) stipendi medi, completa delle più rivoluzionarie tecnologie. Ma che puntualmente, 6 mesi dopo, saranno già state bypassate.

Credete davvero che ne valga la pena? Certo se avete vinto al lotto, o siete ricchi di famiglia.. buon per voi! Ma se così non fosse, non credere forse che sia meglio investire i vostri risparmi e premiarvi con qualche bell'obiettivo??

Facciamo un esempio: "La mia canon 450D da 12 megapixel, scatta a fatica in posti poco luminosi, perchè gli iso non superano la soglia dei 1600. Potrei comprare il nuovo modello 500d con 15 megapixel che arriva ad almeno 6400 iso."

SBAGLIATO!

Con le stesse ottiche, e il corpo macchina nuovo, le foto non faranno altro che riempirsi di rumore! In questo caso, il problema non è la macchina.

Esistono tanti forum, proprio della marca della vostra reflex (es. Canoniani, Nikoniani, ecc.) dove basta registrarsi, aprire un topic ed esporre il vostro problema.
La risposta alla vostra domanda non sarà riguardo a quale modello è più consigliato per il vostro problema, ma bensì ricevere milioni di consigli su degli obiettivi più "luminosi" adatti alle vostre esigenze.

Per nostra fortuna, molti fotografi rinomati e quindi ben retribuiti, spesso comprano obiettivi per usarli solo in qualche occasione, per poi rivenderli ad almeno il 20% in meno quasi nuovi!
Perchè non approfittare?



E poi ricordatevi che sebbene certi obiettivi costino quanto un corpo macchina, la maggio parte costa almeno la metà. Perciò miei cari, analizzate il vostro problema da tutte le angolazioni e fatevi consigliare da quanti più potete prima di mettere mano al vostro portafoglio!




7. È TUTTA COLPA DELLA MIA MACCHINA/DEL MIO OBIETTIVO.

Quando uno scatto non convince, si è soliti dare la colpa al nostro materiale fotografico:

- la mia macchina non scatta abbastanza velocemente (e non riesco a cogliere il momento che vorrei);
- gli iso non vanno più alti di 3200 (e la foto viene piena di rumore);
- questo obiettivo non è abbastanza luminoso (e non riesco neanche a mettere a fuoco);
- questo obiettivo non ha abbastanza zoom (e non riesco ad arrivere a quel preciso particolare);
- ecc...

Certe lamentele, sono certamente giustificabili, ma non sono sempre un buon motivo gettare la spugna! In questi anni da semi-fotografa, se c'è una cosa che Siza ha sicuramente imparato è stato proprio non arrendersi davanti a questi problemi, ma bensì ad aggirarli.

Ci sono "trucchi" fotografici che purtroppo non valgono per tutti. Poichè ogni fotografo, con l'esperienza sviluppa i suoi e, certo, le guide e i corsi di fotografia sono certamente utili ma non sono tutto! Ci vuole determinazione, passione, sentimento, coninvolgimento.. e ovviamente.. soddisfazione! Ma quella non arriva sempre, è per questo che non dobbiamo subito abbatterci!

Forse ve lo sarete già sentito dire tante volte perché è una cosa che si tramanda da fotografo in fotografo, quindi ancora una volta ricordate, che non è la macchina che fa il fotografo. Certo la macchina ha la sua importanza, ma una buona idea, si sviluppa anche in cattive "condizioni".

Perciò abbasso i "possessori di grandi macchina fotografiche potenti, ma senza idee"!




A presto!
Silvia
Siza
e MoP


domenica 10 gennaio 2010

Sfocato, ma che passione!

Oggi, io e Siza, vi parleremo di un argomento molto interessante e che personalmente mi intrippa molto!
Si tratta di una tecnica fotografica molto ricercata, molto attuale, legata da sempre alla fotografia, diventata molto di moda soprattutto con la fotografia moderna.

Oggi parleremo del BOKEH.

Cos’è il bokeh? Dal giapponese "Boke" ぼ け, "sfocatura".
Come già anticipato, il bokeh è un termine che è da poco (dal 2000 in poi) entrato a far parte del lessico fotografico internazionale, sostituendosi a quello che noi italiani definiremmo "contributo dello sfocato" o "resa dello sfocato". Si tratta di quell'area che volontariamente non viene messa a fuoco in una fotografia, e che rende il soggetto della foto (quest'ultimo invece in perfetto fuoco) ancora più visibile nel contesto dell'immagine scattata.

In queste zone sfocate, hanno una resa molto speciale le luci; che come delle palline luminose, a seconda dell'ottica che si usa e della relativa apertura di diaframma scelta (vedi secondo esempio in basso), possono dare risultati più o meno soddisfacenti, facendo risaltare più o meno il soggetto della foto.

Approfondiamo leggermente l'argomento del diaframma e della sua apertura.
Fotograficamente parlando, un diaframma ("f/") è un'apertura che di solito è circolare o poligonale, situata nell'obiettivo, che ha il compito di regolare la quantità di luce che raggiunge la pellicola (in una fotocamera analogica) o i sensori (in una fotocamera digitale).
Insieme al tempo di esposizione, l'apertura del diaframma determina la quantità di luce che viene fatta transitare attraverso l'obiettivo, che va quindi a impressionare la pellicola o i sensori.
A totale apertura, il diaframma lascia entrare (in un determinato tempo) quanta più luce possibile verso il supporto sensibile. Al contrario invece, più il diaframma sarà chiuso, meno luce raggiungerà il supporto.



La profondità di campo (in inglese DoF = Depth of Field) è fortemente influenzata dall'apertura del diaframma: se questo è completamente aperto, essa assume il minimo valore ("f/1"); viceversa diminuendo l'apertura (fino a "f/64") si aumenta la profondità di campo.
La sequenza dei valori di numeri f è una progressione geometrica di ragione (circa 1,4) standardizzata al congresso di Liegi nel 1905.
Comprende i seguenti valori: f/1 - f/1,4 - f/2 - f/2,8 - f/4 - f/5,6 - f/8 - f/11 - f/16 - f/22 - f/32 - f/45 - f/64.

Gli obiettivi più adatti per creare questo effetto sono:
- obiettivi macro: utilizzati per macro fotografia (fiori, insetti, piccoli oggetti);
- obiettivi tele: utilizzati per fotografie a soggetti distanti (fotografia naturalistica);
- obiettivi per ritratti: utilizzati per ritrarre persone, animali ma anche alcuni particolari interessanti.

Per questo esempio, Siza ha utilizzato il Canon EF 50mm f/1.8 II (che sta ad indicare la massima apertura che l'obiettivo può ottenere).
Comunemente chiamato "obiettivo da ritratto", è forse l'obiettivo da bokeh per eccezione. Insieme ai suoi superiori 50mm f/1.2 e 1.4, è un obiettivo adatto a moltissime situazioni, adatto anche per situzioni con scarsa luminosità, è in grado di regalare uno sfondo sfocato gradevolissimo risaltando in maniera, oserei dire quasi magica, il soggetto.

Come potete notare, grazie all'uso di un tripod (cavalletto treppiede), Siza ha mantenuto la stessa inquadratura, regolando solamente l'apertura del diaframma. E questo è il risultato.



E anche per oggi è tutto, cari neofotografi.
Speriamo di essere stati d'aiuto anche questa volta.
Alla prossima.

p.s.
si, quello nello sfondo, era un albero di Natale :)

Silvia
Siza
e Mop

sabato 2 gennaio 2010

Siza's photographers TOP TEN!

Compari fotografi dentro, buongiorno!

Dovete sapere che, Mind of Photography, ritiene che prima di dare inizio ad un susseguirsi di utilissssimi interventi, sulle tecniche ed i trucchi fotografici più disparati e disperati; vogliamo tentare di costruire con voi una scala. Scala alla quale, per ogni scalino, corrisponde un tipo di "fotografo".
Sappiate infatti che al mondo, esistono diversi tipi di quelli che noi comunemente definiamo fotografi. E come capire la differenza? Molto mestamente, Siza proverà a spiegarvela con alcuni esempi. (Ovviamente la scala partirà da coloro i quali hanno un seppure minimo interesse nei confronti della fotografia. Se no, non finiamo più!)

Ai piedi della nostra scala sul primo gradino, troviamo coloro che, a quella fotografa impertinente di Siza, stanno un po' antipatici. Sono quei fotografi che più di tutti sono estranei alla fotografia. Coloro, i quali sono fotografi per finta; coloro che fotografano perchè va di moda; perchè mamma e papà hanno regalato loro una macchina fotografica; coloro ai quali non importa che mezzo si usi, che abbia 640x480 o 4000x5000 pixel non importa, tanto basta farsi la foto con gli amici; coloro che hanno fatto della fotografia uno strumento finalizzato al guadagno; coloro i quali non ci mettono passione; coloro che la modalità Automatica è la prassi.
Questi sono quelli che chiamaremo: Fotografi da 1 megapixel

Siza non tratta molto con queste persone. Le ritiene persone povere di animo e conformiste. E ritiene che 1 megapixel (per non scendere troppo oltre) sia quello che si meritano.



Al secondo scalino, troviamo coloro che dalla fotografia sono solo in piccola parte coinvolti.
Sono persone di poche pretese, che si accontentano della qualità di un cellulare (da 1 a 8 megapixel) per celebrare i momenti più o meno importanti della loro vita. Generalmente non conoscono termini quali ISO, velocità dell'otturatore, apertura del diaframma che sono alla base di una foto. Sono persone che però, scattano perchè in qualche modo, è bello ricordare. Potremmo definirli: Fotografi da 2 megapixel

Siza non ce l'ha con loro, oh no. Ritiene però che non sappiano cosa si stiano perdendo, oltre a credere che il cellulare sarebbe l'ultimo mezzo sulla terra che lei userebbe per fare una foto. Siza però, apprezza il fatto che costoro ci tengano ad immortalare la vita (davanti allo specchio poi.. sèh!) D'altra parte, Siza è una fotografa impertinente. Imparerete a conoscerla.


Saliamo di un altro gradino e chi troviamo? Al terzo posto ci sono i fotografi, che sono un po' più toccati dalla bellezza di imprimere un ricordo su un qualche dispositivo digitale, o perchè no, su pellicola (anche se pare che le pellicole stiano lentamente sparendo dal globo. Ma questa è un'altra storia!). Sono quei fotografi più occasionali che al giorno d'oggi, e a differenza degli altri, ci tengono ad avere almeno una macchina fotografica (compatta o anche reflex) con più di 5 megapixel, o quanto meno una buona scorta di pellicole di ogni tipo. Ecco i Fotografi da 3 megapixel.

Loro a Siza piacciono, si. Li trova tranquilli. Ammira il fatto che ci tengano, almeno per le ricorrenze, a scattare almeno una buona (attenzione, NON sempre bella :P) foto.


Al quarto scalino, troviamo coloro i quali sono forse un po' in là con l'età. Non si tratta della fotografia della terza età, no no. E neppure della quarta :P si tratta di persone che da giovani, quando la fotografia era una passione poco diffusa, si erano lentamente avvicinate a questo mondo incredibile e spendevano un patrimonio per ampliare il loro kit fotografico. Ci sarà qualcuno tra di voi, che in casa si ritrova con vecchie macchine analogiche dei primi anni 80 almeno. Macchine come Leica, Pentax, Yashica, Canon e Nikon.. no? E scommetto che ci sarà anche qualcuno che tra di voi, in quei borsoni enormi che i vostri genitori si portavano appresso nelle maggiori occasioni, ci può tranquillamente trovare dentro anche una quantità varibile di ottiche; tra cui uno zoom, un grandangolare e almeno un'altra ottica fissa. Questa è storia gente. Questi fotografi appassiti, sono proprio i nostri genitori, sì, che in molti casi, non sono riusciti a stare al passo con i tempi e purtroppo (forse anche per colpa nostra :P) hanno accantonato questo mondo; lasciando che la polvere, lentamente coprisse le loro ottiche un tempo tanto agoniate, e che il colore, scivolasse via dai loro ricordi stampati. Questi sono i Fotografi da 4 megapixel.

Siza prova dispiacere per queste persone che per pigrizia, forse, hanno messo da parte un pezzo del loro essere. E come nel suo caso, Siza prova insistentemente a sollecitare i suoi genitori, incitandoli ad utilizzare la sua vecchia reflex. Ma loro sono delle mummie, e quindi non c'è nulla da fare. Ahh.. come la capisco!


Passimo al quinto gradino. Qui si parla di fotografi rimodernizzati. Sono molto simili ai precedenti in quanto si tratta di persone non più giovanissime, ma con la differenza che loro hanno creduto nella loro passione e hanno continuato a portarla avanti. Sebbene in termini monetari sia davvero una grande spesa, loro lo considerano come un investimento; continuando ad allietarsi con le loro foto, con le loro tecniche consolidate negl'anni e in casi estremi, anche svegliandosi ad orari improponibili, per la gente comune, il tutto per immortalare l'alba ai piedi di un qualche lago o di una qualche montagna. Complimenti. Questi sono i meritatissimi Fotografi da 5 megapixel.

Siza adora questi personaggi, sebbene segretamente sia una dormigliona che non riuscirebbe mai ad alzarsi ai suddetti orari. Che tipa questa Siza!

Bene siamo a metà.
Vi riconosceta in qualcuna di queste categorie?
Non ancora? Bè, in ogni caso, continuiamo la scalata!


Al gradino successivo, troviamo i fotografi. I veri fotografi. Coloro per i quali la fotografia è diventata il pane quotidiano, nel senso che, il pane, con le foto se lo guadagnano. Stiamo parlando dei fotografi di professione. Coloro che però, come forse per ogni passione che non è più occasionale, purtroppo non riescono più a farsi coninvolgere come un tempo. Coloro i quali hanno dovuto mettere da parte l'occhio fotografico dettato dal cuore, a favore di quello meccanico dettato dal portafoglio. Questi fotografi annoiati, sono i Fotografi da 6 megapixel.

Personalmente non condivido questa posizione. Siza però dice che dopo tutto, un tempo anche loro erano mossi da quel sentimento che li ha spinti a diventare quello che sono. Forse però non si sono spinti troppo? A queste persone, Siza non può propriamente fare una colpa. Si sà che certe cose non durano per sempre. Però a volte dipende anche da noi stessi.


Ci avviciniamo alla fine. Trovate la vostra categoria in fretta!
O finirete tra i Fotografi senza pixel! Ghghgh.


Siamo arrivati alla settima posizione nella scalata verso gli Dei della fotografia.
Qui si parla di fotografi con macchine discrete; discrete sta a significare macchine fotografiche non necessariamente semi o professionali, ma anche digitali compatte con un buon numero di pixel, non inferiore a 7. Si tratta di persone che hanno adottato una certa politica fotografica. Sono persone tecnicamente preparate, alla quali puoi chiedere tranquillamente che cos'è lo sfocato, senza paura di sentirsi rispondere: "è quello che vede un miope senza occhiali". Sono fotografi che la modalità Manuale non è solo una M di Maacosamiservestosimboloqua e sono anche coloro che la modalità Autotmatica, potrebbe anche tranquillamente sparire dalla faccia della terra. Sono coloro ai quali piace sperimentare e "sporcarsi le mani" nel mare della fotografia; che ha sempre qualcosa da insegnarci. L'unica pecca però, è che purtroppo queste persone possono arrivare fino ad un certo punto. Nel specifico, parliamo di ragazzi dai 15 ai 25 anni, che purtroppo non percepiscono ancora uno stipendio, perchè ancora studenti. Sono quindi limitati e costretti a scattare con compatte di livello appena sufficiente o nei migliori casi, con reflex semi-professionali ma sempre con le stesse ottiche di base (vedi 18-55mm, standard in tutte le reflex semi-professionali). Questi baldi giovini, sono i Fotografi da 7 megapixel.

Siza ammira moltissimo questi fotoamatori, perchè lei stessa si è trovata per molto tempo in questa condizione e sà che inseguire i propri sogni, a volte è davvero molto dispendioso.
Un in bocca al lupo a tutti voi, anche da parte mia!



Procediamo sempre più in alto con l'ottavo gradino. E' la volta dei fotografi super muniti. Coloro i quali, a differenza dei precedenti, sono un po' più maturi e hanno saputo tenere duro per diventare finalmente autonomi; sono coloro i quali hanno coltivato questa passione, e continuano a coltivarla, forti del fatto che ora possono autofinanziarsi e correre in giro a scattare a più non posso con ogni sorta di ottica. Beati loro, i Fotografi da 8 megapixel.

Siza è soddisfatta di questa categoria. Ritiene che siano persone che hanno stretto i denti e che si meritano quello che hanno. Bravi.


Sempre più su... sempre più su... Olimpo della fotografia, stiamo arrivando!
Penultimo scalinooo.. ssiiii. Dunque, personalmente certi loro comportamenti lasciano pensare, soprattutto per quanto riguardo il successo che si sono creati attorno, però a Siza e a MoP (Mind of Photography) piacciono tanto... Parliamo dei fotografi-nuovi acquisiti. Si tratta di persone, generalmente anche loro non più ventenni, che hanno improvvisamente scoperto questo mondo che è la fotografia, rivoluzionando le loro vite: seguendo corsi di programmi di fotoritocco; dilapidando patrimoni per un kit non indifferente; iscrivendosi a corsi di fotografia; e addirittura, nei casi più fortunati, trovando nella fotografia una fonte di sostentamento, abbandonando così il lavoro per abbandonarsi poi tra le braccia di una scintillante e pluriaccessoriata Nikon D300. (tanto per dirne una). Questi sono i Fotografi da 9 megapixel.

Siza ritiene che questi personaggi siano, si lodevoli, ma anche stilizzati. Vanno assimilati con calma. Gli effetti collaterali potrebbero portare alla dipendenza (alias visitare tutti i giorni a tutte le ore, il loro fotoalbum su flickr).

Eccoci. Ci siamo arrivati. Finalmente!
Questi ultimi personaggi, non differiscono molto dei precedenti. Anche loro infatti, si ritrovano travolti da questa innovazione, che è la fotografia. La piccola differenza però, sta nel fatto che queste persone hanno davvero tutto, possono permettersi l'impossibile. E badate, non parlo di nobiltà o di sceicchi arabi. Questi tizi, grazie ad un ottimo stipendio (forse anche perchè sono fotografi di professione), riescono ad avere tutto ciò che un fotografo del nuovo millennio, può desiderare. E siccome un 100mm f/2.8 Macro da 450€ se lo comprano dall'oggi al domani, nel tempo libero tra uno scatto e un fotoritocco, questi signori si acculturano.
E che me ne frega a me? Vi starete chiedendo. Bè, miei cari, questi signori possiedendo già tutto l'arsenale più potente e moderno del mondo, che non hanno altro da fare che tornare indietro. Avete mai sentito parlare di Hasselblad? Holga? Nikon FE? Leica? Bronica? O perchè no delle prime Canon Eos? Immancabili le polaroid. Tutte queste marche, hanno fatto la storia della fotografia.
Gente! Queste persone scattano su pellicola! Pellicola!! La pellicola rende l'immagine come mai nessuna Digital Single Lens Reflex (DSLR) potrà mai fare. Sebbene la moda del Full-frame (DSLR con un sensore di dimensioni pari ad un fotogramma della tradizionale pellicola 24 x 36 mm) stia spostando sempre di più i confini della bellezza analogica, al digitale. Ma anche di questo ne parleremo un'altra volta. Questi mostri della fotografia, sono i Fotografi da 10 megapixel.

Siza snobba un po' questi personaggi. Crede che la fotografia e i relativi mezzi per applicarla, siamo qualcosa che va conosciuto lentamente per essere apprezzato e gustato in pieno. Nonostante tutto però, ammira molto questi cultori del retro. In verità io credo che ne sia estremamente ammaliata e perciò, invidiosa! :P


Ricapitolando:

1 megapixel -> i fotografi finti
2 megapixel -> i fotografi da cellulare
3 megapixel -> i fotografi poco esigenti ed occasionali
4 megapixel -> i fotografi di un tempo
5 megapixel -> i fotografi di un tempo al passo con i tempi
6 megapixel -> i fotografi di professione, ma un po' annoiati
7 megapixel -> i giovani fotografi limitati
8 megapixel -> i giovani fotografi che finalmente si autofinanziano
9 megapixel -> i non più giovani illuminati dalla fotografia
10 megapixel -> i non più giovani possessori dell'inimmaginabile e cultori del retro
E anche per oggi è tutto miei cari.
Ricordatevi di rispondere al sondaggio "Di quanti megapixel sei fatto?"
Al prossimo post!
Siza
MoP
e Silvia

domenica 27 dicembre 2009

Premessa

Salve a tutti.
Sono nuova di Blogger, perciò perdonate qualsiasi mia futura cattiva mossa approposito di layout ed impostazioni varie :D

Mi chiamo Silvia, in questo momento ho 21 anni. Poi chi lo sà, potrei averne anche 30, il giorno in cui mi leggerete. Sempre attualmente, sono iscritta al secondo anno di Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale di Mestre (Ve).
Mi trovo qui su Blogger per più di un motivo: principalmente questo blog nasce in merito ad un progetto per un esame; secondariamente però, vorrei diventasse una guida utile per tutti coloro che si sentono un po' fotografi dentro!

Fotografia. Perchè?
Fin da piccina, nella mia famiglia, i momenti importanti erano sempre coronati da quello che in altre parole potremmo definire il modo più concreto per ricordare: la foto, per l'appunto.
La giusta luce, l'obiettivo, l'apertura, il taglio, ecc.
Tutte situazioni, elementi e termini che sempre di più, crescendo, facevo miei.
Dalla vecchia Pentax dei miei genitori, datata 1982, sono passata alla mia prima macchina fotografica analogia: una Yashica. Erano gli anni 2000 quando, ogni occasione come le gite al museo con la classe o i grandi pranzi con i parenti, diventano lo scenario ideale del mio set fotografico.
Gli anni passarono e la tecnologia avanzò, quando nel maggio del 2003 dopo aver messo da parte un bel po' di mancette, papà mi portò a comprare quella che diventò la mia prima macchina fotografica digitale compatta. Grazie ad internet, alla voglia di sperimentare e sempre grazie alla gite fatte con la scuola; con quella Nikon Coolpix 2100 mi procurai un bel po' di soddisfazioni!
Il tempo però passo anche per lei, che lentamente perse i sensi.
Fù la volta della nuova Samsung Digimax S700 capitata in casa quasi per caso. E sebbene tecnicamente più avanzata della vecchia Nikon, praticamente si dimostrava comunque inferiormente disastrosa.
Sempre di più, aldilà dei limiti della macchina, mi arrampicavo verso quella vetta che ti porta nell'olimpo dei fotografi. E finalmente avevo raggiunto il gradino di quasi "fotoamatrice".
Così come cresceva la mia passione, cresceva anche il mio ego di fotografa provetta, e cominciavo a sentire il bisogno di mostrare le mie foto al mondo; coscente o meno delle critiche che avrei potuto ricevere.
Fù così che, attraverso una mia amica, venni a conoscenza di un portale chiamato Flickr, nel quale mille e uno fotografi (o quasi), caricavano le loro foto e le mettevano a disposizione di tutti.
E così, sempre di più, questo mondo mi catturava ammaliandomi e non mi lasciava andare più, portandomi a sfogliare centinia di album virtuali di fotografi eccellenti e a scoprire così, attreverso l'approfondimento personale e la sperimentazione, moltissime tecniche e altrettanti trucchi che mi sono da sempre di grande aiuto quando scatto.
Ovviamente non finisce qui!
Proprio per per colpa di flickr (diciamo così :P), la voglia di eccellere e spiccare tra gli altri flickeriani fu tale che mi portò a comprare, a distanza di 17 mesi l'una dall'altra, 2 macchine fotografiche: la prima, semi-professionale e la seconda, professionale.


Oggi io, la mia Canon 50D e le nostre ottiche, siamo spesso in giro per il bel paese e non solo, alla ricerca di quegl'attimi e di quei particolari che nessuno nota davvero e che solo noi, a nostro modo, sappiamo cogliere.

Il mio scopo quinidi, aprendo questo blog in onore della fotografia, è quello di mettere a disposizione dei novelli fotoamatori, le mie conoscenze tecniche del Prima-Durante-Dopo lo scatto:
- prima, per quanto riguarda tutte le regolazioni del caso (perchè a noi fotografi, le modalità automatiche ci fanno schifetto);
- durante, perchè ci sono diversi tipi e modalità di scatto (e a volte può capitare che bisogni ingegnarsi);
- dopo, perchè anche il più piccolo accorgimento tecnico (che badate bene, al fine di scattare una bella foto, è sempre necessario) sulla più costosa e pluriaccessioriata macchina, non varrà mai come un buon uso di camera raw, photoshop, lightroom, ecc.. che riescono ad esaltare anche il già inesaltabile.

Chiudo qui la mia premessa.
Spero di non avervi annoiato.
Alla prossima.


Siza*